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Quando si affrontano guadi di una certa dimensione, diciamo oltre metà ruota, si presenta un problema che, a lungo andare, compromette la funzionalità di alcuni organi meccanici, primi fra tutti i ponti.
Questo inconveniente è dovuto al fatto che questi organi (ponti, riduttore e cambio) hanno, per loro natura una sfiato che consente a questi organi di non andare in pressione (visto il movimento al loro interno e all’olio che, girando vorticosamente produce facilmente bolle d’aria). Questi sfiati, come permettono all’aria in eccesso di uscire, consentono all’acqua e al fango di entrare nelle parti meccaniche interessate.
Per ovviare un minimo a questo inconveniente, potete portare i vostri sfiati in una zona sicura, al riparo dall’acqua come ad esempio, dentro il vano motore, dietro alla batteria.
Nonostante questa modifica però l’acqua continuerà ad infiltrarsi all’interno dei ponti.
Vi spiego a grandi linee il modus operandi…
Togliete i cappucci dagli sfiati, (basta tirare verso l’alto, aiutatevi con un cacciavite) ora fissate un tubo da giardinaggio al tubicino che vi trovate davanti tramite una fascetta metallica.
Studiate una strada sicura in modo che il tubo non si impigli in rami ecc, io l’ho appoggiato sopra al longherone del telaio assicurandolo con delle fascette. Considerate anche che il ponte si muove su e giù, date al tubo libertà di movimento in quella zona. Fate lo stesso lavoro con il riduttore e con il cambio (difficoltoso trovare lo sfiato ed attaccarci il tubo). Unite assieme gli sfiati usando un giunto a “T” e portate i tubi (due) nel vano motore o dove preferite (altro consiglio ma piu laborioso è di portarli all’interno del rollbar).
Ora passiamo alla soluzione definitiva: l’idea è questa ed è semplice. Se noi pompiamo aria all’interno di questi organi l’acqua non avrà la possibilità di entrare.
Procediamo quindi installando un semplice sistema che genera una certa pressione da convogliare all'interno dei ponti. Io ho utilizzato un compressore di quelli che trovate al supermercato da 8 euro ma potete usare altre fonti di pressione (compreso il motore). Unite ora tutti gli sfiati che avete isolato in un unico tubo che porterete in porssimità del vostro compressore. Per i collegamenti elettrici dipende molto dalla fonte di pressione ma in linea di massima collegate il negativo a massa e il positivo lo mettete sotto interruttore in un posto comodo e asciutto. Per pompare l'aria all'inteno dei ponti, riduttore e cambio, dovremo assicurarci che non superi la pressione di 0,1-0,2 bar. Stiamo volutamente bassi con la pressione per evitare che i paraoli di questi organi vengano parati fuori con la pressione. Una volta sistemato il compressore sarà necessario ridurre la pressione di uscita ad un valore molto basso. Io ho optato per un vaso d'espansione con una valvolina tarata alla pressione indicata sopra. L'uscita di questo vaso d'espansione è stata collegata poi al tubo di sfiato che avrete collegato precedentemente. In questo modo quando il compressore è spento il vaso d'espansione consentirà lo sfiato della pressione eccessiva mentre quando il compressore è in funzione, regolerà la pressione in maniera corretta. I collegamenti dei tubi per l'aria sono stati fatti con tubi e raccordi pneumatici (quelli del compressore di casa) ma vi suggerisco attacchi e tubi più sottili, reperibili in negozi di pneumatica e automazione.
Ora, affrontando un guado, dovrete solo ricordarvi di accendere il compressore e non troverete più acqua nei ponti o negli altri organi colpiti da questo porblema. buon divertimento.
ARTICOLO DA COMPLETARE CON ALTRE IMMAGINI...
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Postato da admin il Martedì, 17 Gennaio @ 14:16:53 CET (7292 letture)
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